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"Ciò che conta è l'abitudine di imparare ad amare"

(Jane Austen 1775-1817)

La poesia d'amore...

Lizzie: Mi chiedo chi abbia scoperto che la poesia ha il potere di scacciare l'amore.
Darcy: Credevo fosse il nutrimento dell'amore.
Lizzie: Se l'amore è deciso e vigoroso, può darsi. Ma se è solo una vaga inclinazione penso che un misero sonetto lo faccia morire di fame.
Darcy: Cosa raccomandate dunque per incoraggiare i sentimenti?
Lizzie: La danza. Persino se il cavaliere è appena passabile.

Tratto da Orgoglio e pregiudizio

sabato 15 novembre 2008

Décadence

Brindo alle macerie della mia passione,
mestamente passata a miglior vita
al termine di un'agonia durata una manciata di stagioni.

Il crepitio di una fiamma ormai spenta
è tutta la compagnia che mi resta;
e capo chino, cedo all'ubriachezza
- speranzosa del suo assolutismo -
del mio tormentoso amor di specchi infranti.

Giorni disfatti, questi miei giorni,
lasciati languire e macerare
nella svogliatezza di un'inevitabile trascurata esistenza.
Il calice del mio brindisi beffardo,
ghigno etilico di adorabile assistenza,
mi rammenta il nome delle mie recenti disgrazie.

Brindo, brindo ancora alla sconfitta!
E nessun poeta tormentato, nei secoli dei secoli,
mi rimproveri il mio scarso impegno
nell'intenzione di ben figurare
nella schiera dei migliori poeti decadenti!

Sono onesta, attenta e diligente adepta del credo melodrammatico
di ogni "giocoliere di strofe" che si rispetti!
E merito il rispetto, la considerazione e la celebrazione
di ingiallite antologie poetiche...

Abile a suscitare pena e compassione,
"poetessa-anima persa", si dirà di me!,
mi rimetto al mio calice amaro:
preludio del crollo nell'incoscienza del cuore.

Osservate, osservatemi!
Sono un'artista decadente, infine!
Ho fatto della mia disgrazia d'amore,
della mia vita,
un'opera degna dell'ammirazione del Decadentismo!

Ammirate pure lo squisito incanto di versi uniti
che imbastiscono la mia perduta esistenza sentimentale.
Sono il frutto maturo di un nuovo estetismo lirico:
esteta di bellissime brutture dell'anima!

Brindo, ancora alla solitudine di un crepitio di fiamma amica,
sulle vestigia d'una passione che fu,
stancamente tramandata;
e la decadenza del mio cuore osservo attonita!

Questa sì, seppur in armi differenti,
è simile alla decadenza dell'Impero...

(poesia che ho scritto come omaggio alla poetica dei poeti del Simbolismo francese; in particolar modo ispirandomi a "Languore" di Paul Verlaine, lirica che è il manifesto stesso del Decadentismo cui trova origine anche lo stesso termine del movimento letterario in questione. Date un'occhiata ai poeti maledetti e dintorni...)

13 commenti:

Melina2811 ha detto...

Se dovesse passare la legge che stanno esaminando in Parlamento, potrebbero farci chiudere i nostri blog. Notizia da far circolare. Ciao e buon fine settimana da Maria

Stella ha detto...

Spero che i blog non chiudano perchè le poesie di Silvia sono bellissime.
Buon sabato

3my78 ha detto...

Vanno bene i poeti maledetti... ma questi sono malefici:-)
Bravissima, come sempre. Anzi forse oggi di più...

Stella: se passa lo schifo in parlamento dovrebbero essere toccati solo quelli con i banner. Cmq resta una censura gravissima fatta ai danni della libertà!

lucagel1 ha detto...

Non ci sono parole,bellissima...Buon w end

Anonimo ha detto...

Bella bella...non potrei aggiungere altro. Brava!
Baciozzi.

Cannibal Kid ha detto...

il decadentismo è decisamente nelle mie corde, quindi ho apprezzato particolarmente questa splendida opera poetica

e in tuo onore mi ballo una deca-dance :)

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Ciao Silvia, non ho niente da aggiungere.
E' bellissima.

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Una bellissima poesia per descrivere poeti maledetti e sfigati...... beh, la trovo "un'arte letterariamente artistica"
Buona domenica!

Damiano Aliprandi ha detto...

Ma tu sei veramente brava! Silvietta, tu con queste poesie mi sorprendi sempre di più!

Silvia ha detto...

Grazie a tutti! ;-)

Pupottina ha detto...

non sei sconfitta...
la vincita sta nello smettere di pensarci...
non ci sono macerie, ma soltanto un'esperienza che finché è durata ti ha donato anche momenti di felicità... ma come ci insegna sempre più spesso la vita, la felicità è poca... mentre tutto il resto dura un'immensità...

Alfa ha detto...

Cara Silvia, un amore fallito (o forse abortito prima di nascere come mi pare di capire sia nel tuo caso), non deve indurre alla disperazione.

Amare è un esperienza che include il rischio dell'abbandono e del tradimento. Non si deve cedere alla tentazione del cinismo o alla disperazione nichilista.

Qualcuno ha scritto: cadi sette volte, otto risorgi!
Questo è vero, più che mai, nell'amore.

Pupottina ha detto...

ciao e buon inizio settimana