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"Ciò che conta è l'abitudine di imparare ad amare"

(Jane Austen 1775-1817)

La poesia d'amore...

Lizzie: Mi chiedo chi abbia scoperto che la poesia ha il potere di scacciare l'amore.
Darcy: Credevo fosse il nutrimento dell'amore.
Lizzie: Se l'amore è deciso e vigoroso, può darsi. Ma se è solo una vaga inclinazione penso che un misero sonetto lo faccia morire di fame.
Darcy: Cosa raccomandate dunque per incoraggiare i sentimenti?
Lizzie: La danza. Persino se il cavaliere è appena passabile.

Tratto da Orgoglio e pregiudizio

mercoledì 12 novembre 2008

Espiare le tue colpe occuperà tutti i tuoi secoli

Espiazione

Dovrai scontare per lungo tempo la tua colpa.
Quanti secoli?

La tua giovane età vecchia di secoli

Vecchio, come quello che tu sei.
Ed è tutto ciò che sei.
Che ti resta.
Che mi resta.

Vecchio d'un secolo,
forse persino altri due o tre.
L'incapacità di manifestarsi sinceri fa di questi scherzi:
invecchia la scorza esterna e l'anima,
anima non dissimile a una pietra scura e opaca.

Vecchio, questo sei,
come la stanchezza dei giorni del tempo
che si trascinano immobili
nel solco dei dolori e turbamenti umani;
così vecchio tu sei!

E nel mentirmi sulla tua natura
l'impietoso scorrere degli anni
ha lasciato cicatrici di piaghe di sangue
sulla tua coscienza;
ha lasciato sfregiata una consistente parte di me,
che nascondo per decoro,
disinfettando, di tanto in tanto,
con garze di speranza.

Vecchio e pazzo!
E te lo grido senza il minimo rimorso!
Tu non sei altro,
no, non sei, non sei, non sei, non sei...

Vecchio, godi ogni giorno di un nuovo secolo
che accresce la tua maturità menzognera:
giacché solo qualche secolo t'invecchia,
non l'esperienza del vivere.

E dei miei sfregi non curarti:
non appartengono a te, come il resto.
Non leccare le mie piaghe:
io tanto in fiore,
eppure così solitaria creatura,
a un passo dallo sfinimento dell'età giovane...

Mi curerò da me,
con l'ausilio di un elisir di ritrovata giovinezza!

Tu impegnati a scontare la tua vecchiaia,
in quell'angolo buio di tana, di covo
che non osa menzionare la bestialità che ti compete.

Vecchio di cuore,
vecchio di testa,
vecchio di anima,
vecchio di responsabilità,
vecchio di coscienza.
Vecchio!

Gli anni impietosi non contemplano la pietà,
e non ne avranno per te.

E tu non chiedere che ti sia concessa:
contentati di rimanere vecchio in eterno.

14 commenti:

3my78 ha detto...

Non sarebbe male, se possibile. Un saluto:-)

Pupottina ha detto...

ciao Silvia....
espiare le colpe.... è arduo... se le colpe non si confessano e la coscienza non riuscirà mai a liberarsene...

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Bellisssima come al solito, sarebbe una cosa bella.

lucagel1 ha detto...

Emozionante....Ciao!

Alfa ha detto...

Una velenosa dedica ad un "vecchio" che ti ha fatto soffrire?

Squilibrato ha detto...

Chi fa da sè fa per tre, si dice. Ma è solo un luogo comune?? Un Luogo Comune di residenza, forse. Nella tua poesia mi sono sentito preso in causa al punto "vecchio e pazzo". Essendo io un pessimista viscerale, non mi sento più giovane (forse cerebralmente, appunto) e pazzo... beh... devo stare a spiegare?

Purtroppo il mio apprendistato da piovitore (si dirà così?) non sta andando troppo bene. Mi sembra che mi manchi qualcosa e non capisco cosa, prima di poter iniziare a piovere veramente.

Complimenti, come sempre, per quello che scrivi. Adorabile.

Silvia ha detto...

Ci sono molti modi per essere vecchi: quasi tutti non "anagraficamente parlando" e questa è una condanna cui nemmeno la giovinezza può porre rimedio...

Anonimo ha detto...

Bella Silvia, ne fai una più bella dell'altra...e quanta grinta c'è in questa...ma come stai? L'influenza è passata?
Ti mando un bacio :)

Gianna ha detto...

Silvia,qualcuno,non importa l'età,deve averti fatto molto male per non avere neanche pena per lui e lo rendi orribile...

oppure ho capito male?

Alfa ha detto...

Dammi retta, Silvia: aver avuto ragione non lenirà il tuo cuore ferito.
lasciati alle spalle il rancore e il dolore e cammina verso il futuro.
Inutile incartarsi a rimuginare su quanto è successo.
sono lezioni dolorose, queste, ma aiutano ad essere più forti.
ciao!

Silvia ha detto...

Stella, hai capito in pieno! L'età è una metafora: corrisponde al grado di aridità che una persona può raggiungere; i "secoli" della sua vecchiaia indicano la sua meschinità. Ma la pena o la pietà non hanno più importanza: non sono più affar mio e non compete a me elargirle a quella persona. Per me non conta più nulla. Metto le poesie solo come testimonianza del tempo che fu... solo per questo; quella persone per me non conta più NULLA!

Pupottina ha detto...

eh, sì! esperimento interessante davvero!
quasi scuoiano le persone!
aiuta a mettersi in gioco.
le cavie che vengono da me con quell'intenzione, lo fanno soprattuto per mettersi in gioco e per orientare le loro vite...
l'unica con cui l'anonimato non funziona è TDF che proprio non si ravvede e ne combina ancora di cotte e di crude... soffre tanto anche lei, ma io non so cosa fare più di quello che faccio per venirle in aiuto...
non ti annoio di più e ti auguro semplicemente una buon weekend

^___________________^

GraficWorld ha detto...

Molto bella la grafica del bloguzzo..Il logo e' bellissimo!!

Silvia ha detto...

Pupottina, puoi dirlo forte che scuoiano le persone!!!! E che diamine: un po' di sensibilità, di empatia... di pietà!!!!! Però è stato interessante!! L'anonimato offre tante vie...

Buon week end anche a te!!!!

;-)