Resterò a guardare tutto questo mondo che scorre
senza un'altra parola da aggiungere,
le stagioni mi saranno nemiche o forse complici,
ma il mio passo non cambierà il suo ritmo.
Resterò a guardare questo folle domani,
consapevole di non poterlo avere come amico,
consapevole di non poterlo amare.
Le stagioni mi lanceranno occhiate distratte,
distrattamente osserverò la pioggia scorrere.
Resterò qui ad ascoltare il mio cuore,
quelle poche istantanee che riuscirò a salvare,
e il mondo proseguirà il suo scorrere...
e non si saprà mai nulla di me...
Resterò a guardare tutto il suo scorrere in silenzio:
ho già parlato fin troppo.
Senza essere mai stata ascoltata.
(Jane Austen 1775-1817)
La poesia d'amore...
Darcy: Credevo fosse il nutrimento dell'amore.
Lizzie: Se l'amore è deciso e vigoroso, può darsi. Ma se è solo una vaga inclinazione penso che un misero sonetto lo faccia morire di fame.
Darcy: Cosa raccomandate dunque per incoraggiare i sentimenti?
Lizzie: La danza. Persino se il cavaliere è appena passabile.
Tratto da Orgoglio e pregiudizio
giovedì 11 febbraio 2010
Ho parlato fin troppo
Scritto da Silvia alle 15:28 5 commenti
lunedì 1 febbraio 2010
Parole senza importanza
Anni che passano velocemente,
un triste amore tra le dita,
uno spicchio di sole che illumina l'ombra,
un triste amore dietro le spalle.
Una manciata di parole senza senso,
l'ispirazione di un momento di ozio
se non di noia, attesa, disinteresse per se stessi...
Un triste amore dietro le spalle,
non voltarti, non voltarti, non voltarti!
Dietro la schiena solo nebbia, ombra, fumo.
Ancora poche parole senza importanza
buone solo per ammazzare il tempo
tra un intermezzo e l'altro.
Rumori della città oltre il vetro,
un semibuio illuminato malamente dal sole del primo pomeriggio.
E un triste amore sulle mie dita sbiadite
e un triste amore dietro le spalle.
Scritto da Silvia alle 14:05 2 commenti