Che cuore in frantumi mi devasta il petto!
Il mio seno ha perduto l'istinto di maternità,
nelle mie vene non scorre sangue,
non scorre sangue.
La mia mente è vuota
e il vuoto vi impera.
La mia anima è maledetta,
le mie braccia sono spezzate,
le mie lacrime sono finite.
Io non sono più una donna.
Io sono morta:
non lascio nulla in eredità di me stessa.
O forse un sorriso amaro...?
18 dicembre 2007
(questa poesia, scritta un anno fa, esprime il senso del sentire che ha determinato, poi, tutto l'anno seguente...)
"Ciò che conta è l'abitudine di imparare ad amare"
(Jane Austen 1775-1817)
(Jane Austen 1775-1817)
La poesia d'amore...
Lizzie: Mi chiedo chi abbia scoperto che la poesia ha il potere di scacciare l'amore.
Darcy: Credevo fosse il nutrimento dell'amore.
Lizzie: Se l'amore è deciso e vigoroso, può darsi. Ma se è solo una vaga inclinazione penso che un misero sonetto lo faccia morire di fame.
Darcy: Cosa raccomandate dunque per incoraggiare i sentimenti?
Lizzie: La danza. Persino se il cavaliere è appena passabile.
Tratto da Orgoglio e pregiudizio
Darcy: Credevo fosse il nutrimento dell'amore.
Lizzie: Se l'amore è deciso e vigoroso, può darsi. Ma se è solo una vaga inclinazione penso che un misero sonetto lo faccia morire di fame.
Darcy: Cosa raccomandate dunque per incoraggiare i sentimenti?
Lizzie: La danza. Persino se il cavaliere è appena passabile.
Tratto da Orgoglio e pregiudizio
martedì 9 dicembre 2008
Solo un sorriso sghembo, in eredità
Scritto da Silvia alle 14:23
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23 commenti:
Versi che arrivano e fanno pensare a chi ti legge.
Uno stato d'animo il tuo quello dell'anno scorso che esprimono amarezza, e tanto dolore.
Un bacio.
Ma quanto sei brava:-)
parole che riflettono bene...l'amerezza....
spero che ora è un periodo migliore!
Ti auguro una buonagiornata!!!
Silvia, che tristezza profonda...!
anche se sghembo, è sempre un sorriso
^___________^
Ciao piccola...bella poesia,molto profonda,è piena di sentimenti frantumati...il tuo stato d'animo in questa poesia è molto sofferente...e come se stessi gridando...il tuo cuore stà gridando dolore...bella e brava...ciao piccola,ti auguro una serena notte,e tanti sogni sereni.Bacioni.
Come dice pupottina, anche se sghembo è pur sempre un sorriso!
Tra un anno spero di leggere una tua poesia che parli di oggi e che parli pure di un sorriso felice..
Cangaceiro: lo spero anch'io...
;-)
Sono parole che fanno pensare ad un profondo dolore.Si dice che è il tempo a guarire le ferite...spero che nel caso in cui ne sono rimaste alcune, queste si rimarginino al più presto.
un abbraccio.
Bellissima poesia! Mi rispecchio, proprio come si rispecchia anche il mio anno appena trascorso.
ciao Silvia, buon appetito...
io come ogni giovedì pranzo da sola...
:-(((
Sei stupenda!!! :)
Ciao tesoro,come stai?spero bene...ho un'invito per t sul mio blog.Serena serata.
La morte è altra cosa...una ferita non può determinare la morte. Questo è certo.
Caspita! Ma cosa sarà successo? Cmq è bellissima...
Silvia, esprimi davvero un senso di tristezza e di vuoto grandissimo... spero che esplicitare con queste righe il tuo dolore in qualche modo ti abbia aiutata, e che adesso sia un periodo migliore. Ciao :-)
buon weekend
p.s. da me piove a dirotto e il sole non si vede
Marco, "poeticamente parlando" intendo...
Intensa ed emozionante,come sempre...un bacio...
Carissima Mezzelfa... folleggio da queste parti! Ti regalerò sorrisi interi, così i sorrisi sghembi saranno solo un ricordo di un anno passato.
Ciao e grazie per la tua visitina...
Janas
Nessuno può valere mai le tue lacrime, il tuo dolore, capito? Lo so che sembra una frase fatta, ma è così, tu sei e resterai sempre una donna meravigliosa, nonostante tutto, non perdere mai di vista te stessa, mai, tieni sempre presente te stessa e quello che sei. Spero che ora vada meglio, comunque è curioso come il dolore ti faccia scrivere bellissimi versi.
Bacioni
Perche non:)
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